Accertata la presenza di una patologia del condotto lacrimale che provoca l’ostruzione del canale stesso, il medico potrà procedere per via chirurgica al ripristino della normale lacrimazione. Solitamente la tecnica più impiegata è l’endoscopia, grazie alla quale si avrà una visione del condotto lacrimale e si interverrà direttamente con una sonda al suo interno, rimuovendo l'ostruzione.
L’endoscopia avviene in anestesia locale, e necessita di un lavaggio costante del condotto. In alternativa la terapia laser è in grado di rimuovere membrane o altri residui in maniera altrettanto efficace. Per allargare il condotto lacrimale, possono essere inseriti alcuni elementi in silicone, in modo tale da facilitare l’azione della luce pulsata del laser stesso.